
La storia di A.I.P. Monaco
Max Poggi
Una figura emblematica e discreta di Monaco
Nato il 17 febbraio 1935 a Monaco, Max Poggi era molto più di un imprenditore: era un costruttore, un visionario e un uomo profondamente legato alla Principauté de Monaco. Dopo aver studiato diritto a Parigi, questo instancabile lavoratore si è lanciato molto presto nel mondo degli affari, esplorando con successo vari settori.
Tra i suoi impegni più significativi, il suo ruolo di regista pubblicitario delle gare automobilistiche dell’Automobile Club di Monaco (ACM), in particolare del prestigioso Gran Premio di Monaco di Formula 1, che continua ancora oggi a scrivere la storia dello sport automobilistico.
Nonostante la sua discrezione naturale, Max Poggi ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dello sport. Il suo sostegno attivo alla creazione del Gran Premio Storico testimonia la sua passione per l’automobile e il suo desiderio di preservare l’eredità culturale e sportiva di Monaco.
Oltre alla Formula 1, è stato vice-presidente dell’AS Monaco FC, contribuendo alla notorietà del club sulla scena internazionale. Uomo generoso, Max Poggi è stato anche un fedele donatore del Centro Ospedaliero Principessa Grace (CHPG) e uno dei principali soci fondatori dell’Istituto Monegasco di Medicina e Chirurgia Sportiva (IM2S).
In un altro ambito, ha diretto per dodici anni La Gazette de Monaco, che riprese nel 1998 per garantirne un nuovo sviluppo, perpetuando così una missione avviata su richiesta del Principe Rainier III.
Comandante dell’Ordine di San Carlo, Max Poggi ha sempre lavorato per gli interessi della Principauté, che considerava al centro del suo successo e della sua vita.
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Le missioni di A.I.P. Monaco andavano ben oltre la semplice commercializzazione degli spazi pubblicitari.
A.I.P. Monaco reclutava, formava e supervisionava le hostess incaricate di accogliere gli spettatori provenienti da tutto il mondo. Queste hostess vendevano anche prodotti derivati iconici, come programmi, cartoline e adesivi, rafforzando così l’identità e l’aura di questo evento.
Ma uno dei ruoli più significativi di A.I.P. Monaco è stato quello di editore. Ogni anno, l’azienda collaborava con artisti rinomati – disegnatori, pittori e fotografi – per progettare i manifesti ufficiali del Gran Premio di Monaco di Formula 1. Queste opere d’arte, testimoni di un’epoca, riflettevano sia l’eleganza del circuito monegasco che lo spirito di competizione della Formula 1.


Un patrimonio preservato
Dopo la morte di Max Poggi nel 2012, la missione di A.I.P. Monaco è terminata, ma il suo lascito perdura grazie a progetti come Monaco F1 Posters.
Monaco F1 Posters rende così omaggio al lavoro visionario di coloro che sono riusciti a immortalare lo spirito del Gran Premio di Monaco di Formula 1 attraverso questi manifesti unici.
Dalla edizione 2013 del Gran Premio, l’Automobile Club di Monaco ha continuato a mantenere viva la storia e i valori che caratterizzano questo evento.